Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge si prefigge di affrontare il problema delle discriminazioni contro ogni diversità, in particolare quella di genere, e di combattere ogni forma di violenza nei confronti dei soggetti che più vi sono esposti, con provvedimenti che incidano profondamente nella cultura delle nuove generazioni, attraverso un'azione positiva volta a sviluppare nella formazione degli studenti il rispetto dei princìpi di parità e di non discriminazione.
      Per il raggiungimento di tali obiettivi è necessario promuovere nel sistema educativo processi formativi che comprendano lo sviluppo del rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, in particolare della parità tra uomini e donne, insieme all'esercizio della tolleranza quale espressione di diritto-dovere, nell'ambito dei princìpi democratici di cittadinanza (articoli 1, 2, 3, 4, 29, 37 e 51 della Costituzione).
      Obiettivo prioritario per l'intera società italiana, che si avvia a diventare multietnica, deve essere l'affermazione dell'uguaglianza dei diritti, nella tutela di ogni diversità e nella salvaguardia della dignità e della libertà della persona, innanzitutto nella sua dimensione di genere.
      La presente proposta di legge si prefigge di raggiungere tali obiettivi attraverso l'introduzione, tra le attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado, di percorsi educativi non tradizionali volti alla eliminazione degli stereotipi di genere che ostacolano di fatto l'esercizio paritario dei diritti degli uomini e delle donne, alla valorizzazione delle differenze, alla prevenzione dei conflitti e alla loro risoluzione in modo pacifico.

 

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      In particolare è necessario favorire una formazione che permetta a ogni studente di decidere e di costruire la propria identità, nella serena accettazione del proprio genere, e in modo da assumere una concezione della realtà che integri, allo stesso tempo, la conoscenza e la valorizzazione etica della stessa.
      Gli obiettivi della presente proposta di legge sono coerenti con le linee di indirizzo della risoluzione 2006/2132(INI) del Parlamento europeo, del 13 marzo 2007, assunta sulla base della comunicazione della Commissione europea COM(2006)0092 «Una tabella di marcia per la parità tra donne e uomini 2006/2010», nonché della decisione 2001/51/CE del Consiglio del 20 dicembre 2000, delle conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo straordinario di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000, del Consiglio di Stoccolma del 23 e 24 marzo 2001, di Barcellona del 15 e 16 marzo 2002, di Bruxelles del 20 e 21 marzo 2003 e del Patto europeo per la parità di genere adottato dal Consiglio europeo il 23 e 24 marzo 2006 a Bruxelles.
 

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